Thursday, December 24, 2009

Sono giorni dell'Ambaradan


Non volevo sottindere qualcosa di sconcio, ne' tantomeno menzionare il massiccio dell'Etiopia, ma nella stagione dell'amore tra una riforma condivisa e un regalo di Natale, soltanto sottolineare come uno dei soggetti di questi giorni sia stato Internet che qualcuno ha definito cosi.
Ebbene si, cari amici, non ve l'ho detto mai, ma io sono "vicino agli ambienti dei social network". A Natale devo fare questa confessione, ho provato a nascondervelo in tutti i modi, pero' adesso sento la necessita' di fare questa confessione. A Natale, sentirei di offendere quei 350 milioni di persone che sono iscritte a Facebook, se non riconoscessi che mi sento vicino a loto.
Sembra che gli ambienti del social network siano colpevoli del terrorismo piu' becero, simile a quello degli anni 70. Quindi, a tutti, smettetela con i "regali virtuali", noiosissimi e irritantissimi oggetti che sembrano colpire senza preavviso e soprattutto provocano dei danni ai denti e al setto nasale quando lanciati con violenza da un computer all'altro.

Per questo, dopo "Don't touch my net", ieri ci siamo lanciati noi in un'altra azione di terrorismo dimostrativo, per provare l'assoluta pericolosita' di Facebook e di internet, piu' in generale. Insieme ai ragazzi viola, insieme a Pippo Civati, a Alessandro Gilioli e Guido Scorza, ci siamo ritrovati a Piazza del Popolo, a costruire una rete simbolica che denunciasse la sciocchezza e il tentativo, questo si terroristico, di limitare la liberta' di espressione su Internet.
Ci hanno raggiunto anche Ignazio Marino, Sandro Gozi, Marco Pacciotti e Vincenzo Vita. Anche loro armati, anche loro a passeggiare tenendo un lembo della rete, pericolosissima si, perche' attenta al controllo a cui si vuole sottoporre tutta l'informazione senza comprendere che la rete e' un mezzo molto diverso, non e' come una condotta dell'acqua, e che o si e' un regime come la Cina o l'Iran, oppure e' impossibile controllare tutti i servizi. Perche' questo e' la rete, non il sistema passivo, ma i servizi che sono innumerevoli, e che, dunque, le informazioni comunque circolerebbero attraverso Freenet, per esempio, che consente di farle rimbalzare all'esterno senza possibilita' di controllo.
Pericolosi, perche' un manipolo di pazzi vicini agli ambienti del libero pensiero si e' ritrovato il 23 dicembre nella Roma che fa "scioppin", riuscendo a coinvolgere i passanti.
Lontano, verso altre persone, a centinaia di km, lancia un messaggio di democrazia, di opportunita' e di dissenso, senza alcuna organizzazione, tutto chiuso in quel piccolo mondo che e' l'ambaradan, soltanto in Italia 21 milioni di persone.
Buon Natale a tutti !


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