Wednesday, November 25, 2009

Mille Piazze a Arcore: La banda larga (21 Novembre)


"Mille Piazze e la democrazia che muove dalla rete"


Credo sia difficile non osservare come la rete abbia dilatato il concetto di comunicazione, integrando strumenti diversissimi ed e' innegabile, possiamo discutere su modi e modalita', come abbia anche aumentato le relazioni fra le persone.

Qual e' il punto fondamentale della rete: la sua liberta' intrinseca assieme alla sua mancanza di vincoli gerarchici che permette al singolo di poter partecipare ad armi pari, dando a tutti la stessa possibilita' nell'essere visibili.
Da qui scaturisce la potenzialita' democratica della rete che divide non piu' per fattori economici, quanto per fattori socio-culturali.

Allora da qui voglio far partire la discussione. Fino ad ora il partito non e' stato in grado ne' di anticipare le richieste ne' di saper condividere le opinioni di e con iscritti ed elettorato . Una inadeguatezza strutturale che e' evidenziata ancora di piu' dall'incapacita' di chi del partito si occupa a cui sfugge la velocita' di reazione della rete. E' qui che sempre piu' spesso le opinioni si formano per poi allargarsi. E' il caso del No-B day, e' il caso del nostro "Mille piazze ".
A queste iniziative si risponde spesso con " Noi a Berlusconi ci opponiamo con la linea politica". Senza entrare nel merito, m'interessa il concetto che viene lasciato per la gente, perche' a me piacerebbe capire che cosa questo voglia dire.
Le piazze e la linea politica non sono concetti/azioni che si escludono.
La piazza non ha il ruolo di dettare la linea politica ma solo di esserne, al limite, conseguente, esprimendo consenso o dissenso. Questo e' il suo ruolo. Per questo non capisco.

Chi ha vissuto come me l'esperienza di Scelgo Marino (il sito dei volontari per la campagna di Marino), direttamentem sa quale sia la voglia di partecipazione.
Scelgo Marino ha avuto 14 siti indipendenti, ha gestito migliaia di email, ha messo in contatto fra loro i volontari, ottenuto donazioni, e circa 2100 iscritti. Vorrei far notare che stiamo parlando di una mozione di un partito e di uno strumento non virale (come FB per intenderci).
Il tutto e' stato gestito centralmente da una decina di persone, tra cui mi piace menzionare Daniele Mazzini, ideatore del sito. Io stesso ho gestito e messo in comunicazione i circa 400 volontari del Lazio.

Questa esperienza ha creato una rete con delle aspettative forti di partecipazione.
Le Primarie sono state un successo, un successo in cui la gente ha lanciato un messaggio chiaro ovvero la necessita' di un profilo politico partecipato e identitario del Partito. Ma hanno avuto anche un altro merito: quello di aver risvegliato l'elettorato del centro sinistra. Ed e' questo il patrimonio che non possiamo permetterci il lusso di perdere.

Mille Piazze e' nato in una notte, da una frase di Pippo Civati che ha dato il la', ma che era nel pensiero di molti, ovvero quello di contrastare il potere dispotico del centro destra. In una notte abbiamo creato il manifesto, il logo, i volantini, il blog, l'evento su FB. In un paio di giorni abbiamo avuto oltre mille sottoscrizioni, ma soprattutto oltre 10000 inviti da parte di chi quell'evento ha sottoscritto.
Ha coinvolto moltissime citta', fra cui Milano, Roma, Torino, Genova, diverse federazioni, tra cui quella romana e decine di circoli sparsi in tutt'Italia.
La prima iniziativa che si e' svolta a Milano dopo soli tre giorni dal lancio ha raccolto 400 persone. In tutto abbiamo avuto una quarantina di piazze, distribuito volantini con informazioni semplici, come le conseguenze del processo breve, con slogan semplici come " Non c'e' solo lui".
Ecco, una iniziativa semplice, che si muove sul web, che raccoglie consenso sul web, ma che tuttavia crea la sensazione della presenza sul territorio di un partito.

Replicheremo ? certo che lo faremo e porteremo avanti il progetto.

Qual e', dunque, in generale, il senso di fare politica sul web ?
Il senso e' nel non lasciare uno strumento di lotta politica, il pericolo e' nel diventare populisti.
Noi, come partito, abbiamo un unico modo per non far diventare la "piazza" demagogia ed e' quello di diventarne protagonisti informando e lanciando temi specifici, ovvero orientando, suggerendo la trasformazione di quei fattori socio-culturali di cui parlavo all'inizio, accorciando le differenze.

Questo e' il senso di Mille piazze.

ps 25/11: In questo spirito, e' chiaro che condivido l'iniziativa del PD dell'11-12 dicembre. Mi aspetto che non rimanga isolata.

Sergio Gaudio

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